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Marcia a Bruxelles

Non una morte in più per migrare! Tutti i diritti per tutte le persone!

I confini europei uccidono.

Dal 2014 sono morte più di ventottomila persone. Dal 1993 quarantanovemila. Provengono dall’Africa, dall’Asia e dal Medio Oriente e muoiono soprattutto nel Mediterraneo e nell’Atlantico; ma anche nei Balcani, nelle Alpi, nel Canale della Manica, nel fiume Bidasoa ai piedi dei Pirenei e nelle altre zone di confine.

Allo stesso tempo, le persone che riescono a varcare questi confini, lavorano e contribuiscono allo sviluppo delle società europee, ma la maggior parte di loro vive per lunghi anni senza diritti e senza documenti. Non avere i documenti di cui hanno bisogno impedisce loro di accedere ai diritti più fondamentali, come il diritto alla salute o alla giustizia.

Le morti e le altre situazioni a cui si è fatto cenno in precedenza passano inosservate alla stragrande maggioranza della popolazione, così come passano inosservate le responsabilità dell’Unione Europea che calpesta il diritto a migrare liberamente e in sicurezza. Tuttavia, e in maniera evidente, gli Stati europei non riconoscono il diritto di tutte le persone a muoversi liberamente e in sicurezza, né il diritto di godere dei propri diritti fondamentali.

Il recente dramma del popolo ucraino, causato dalla guerra, si aggiunge a questi esodi di persone che si trasferiscono forzatamente in Europa, molti dei quali muoiono nel tentativo di raggiungerla.

Apprezziamo la straordinaria accoglienza che, in questo caso, l’Unione Europea ha riservato ai milioni di ucraini in fuga dalla guerra, regolarizzando immediatamente la loro situazione, e riteniamo che sia giunto il momento che l’Unione Europea applichi la stessa misura a tutte le persone migranti e rifugiati.

La Proposta

Di fronte a questa situazione, proponiamo di realizzare un’azione di protesta a Bruxelles tra diverse organizzazioni europee che da anni difendono i diritti delle persone che migrano forzatamente.

Vogliamo che questa iniziativa consolidi un movimento che denunci permanentemente la responsabilità dei governi europei per queste morti.

Marceremo il prossimo 30 settembre e 1 ottobre 2022 nel cuore politico dell’Europa, a Bruxelles.

Proponiamo di aderire a persone, gruppi e organizzazioni dall’Europa e anche dai paesi di origine dei migranti.

Il motto è Rights.No Deaths (Diritti.Non una morte in più per migrare), perché oltre alle morti vogliamo denunciare la sofferenza delle persone senza documenti. Vivere significa vivere con diritti.

Gli obiettivi

I nostri obiettivi sono:

  • Denunciare l’Unione Europea come responsabile delle politiche migratorie che causano queste morti.
  • Esigere delle istituzioni europee − Commissione, Consiglio e Parlamento − misure concrete che garantiscono i diritti umani dei migranti, compreso il diritto alla piena mobilità e in sicurezza. Le misure intraprese devono prevedere una prospettiva intersezionale di genere e di diritti.
  • Denunciare le cause che costringono le persone a migrare.
  • Rendere la popolazione europea consapevole di questa situazione.
  • Esigere la regolarizzazione delle persone migranti e rifuggiate che vivono nell’Unione Europea.
  • Consolidare la rete internazionale di denuncia e solidarietà con migranti e rifugiati.